FEAMPA 2021-2027

Il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura (FEAMPA), istituito con Regolamento (UE) 2021/1139, rappresenta lo strumento finanziario primario dell'Unione Europea per promuovere e supportare la Politica Comune della Pesca (PCP), la politica marittima e gli impegni internazionali dell'Unione in materia di governance degli oceani.

La programmazione 2021-2027 si inserisce in un contesto di cambiamenti profondi e strutturali per i settori della pesca e dell’acquacoltura.

Il PN FEAMPA affronterà tre sfide chiave che guideranno l’evoluzione del settore della pesca e dell’acquacoltura entro il 2030: transizione verde, transizione digitale e resilienza, alle quali si aggiunge l'intento di promuovere trasversalmente i processi di innovazione “sia in chiave tecnologica sia come spinta al cambiamento, anche generazionale e come base comune per ripensare pratiche, abitudini e stili di vita”.

La Transizione verde, per favorire “un maggiore equilibrio tra opportunità e capacità di pesca” e sostenere: la riduzione della sovraccapacità di pesca; investimenti volti a favorire la transizione verso mezzi di produzione più sostenibili; la lotta alla pesca non dichiarata e non regolamentata (INN); la decarbonizzazione; il target individuato nel QFP 21-27 che vincola il 30% delle risorse UE agli obiettivi in materia di clima; le politiche sulla biodiversità; lo sviluppo di produzioni di qualità per un sistema alimentare equo, sano e sostenibile, in coerenza con la Strategia Farm to Fork; il ruolo dei pescatori nel recupero dei rifiuti in mare e nella diversificazione delle attività.

La Transizione digitale, per favorire la digitalizzazione: delle imprese attraverso la diffusione di tecnologia e competenze; delle attività di controllo e  monitoraggio della pesca investendo in sistemi automatizzati e scambio di dati in tempo reale; del sistema di raccolta-gestione-uso dei dati intervenendo sul sistema organizzativo e potenziando le piattaforme di caricamento ed analisi; dei processi delle Amministrazioni coinvolte nell’attuazione del PN.

La Resilienza, per innescare “processi virtuosi che portino ad un cambio di passo nella gestione del settore favorendo la logica di filiera, l’efficienza, la competitività, la valorizzazione delle produzioni e la trasformazione dei pescatori, uomini e donne, in imprenditori ittici”, al fine di affrontare le conseguenze socio-economiche derivanti da eventi imprevisti.

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