Dopo un lungo iter giudiziario, la Legge regionale in materia di incentivazione alla transizione energetica diventa operativa

Delli Noci: "Soddisfazione per un provvedimento che ci permette di pretendere delle compensazioni da coloro che realizzano infrastrutture energetiche sul nostro territorio"

La Legge regionale 28/2022 sulle compensazioni energetiche diventa realtà e la Puglia è così la prima regione a legiferare in attuazione della Legge Marzano.

Dopo un lungo iter giudiziario che ha comportato, in accordo col Ministero all’Ambiente e alla sicurezza energetica, alcune modifiche all’impianto normativo, oggi con la decisione della Corte Costituzionale, si scrive l’ultimo capitolo che esclude soltanto l’applicazione retroattiva dell’art. 2 della Legge approvando tutto il resto.

Per salvaguardare gli interessi delle comunità locali, l’impianto normativo prevede che le misure di compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale vengano richieste ma solo per i nuovi impianti e per il potenziamento degli esistenti.

La misura di compensazione per ogni impianto o infrastruttura energetica è disposta proporzionalmente fino al 3 per cento del valore commerciale del volume del gas prodotto e trasportato.

Inoltre, l’interlocuzione con le imprese terrà conto delle istanze dei vari attori coinvolti nella definizione delle misure saranno discusse in sede di Conferenza di servizi. 

“Un lavoro complesso - ha dichiarato l’Assessore regionale allo Sviluppo Economico, Alessandro Delli Noci - che ci rende oggi molto orgogliosi. La Puglia potrà finalmente pretendere compensazioni da coloro i quali realizzano infrastrutture energetiche sul nostro territorio. Il processo di decarbonizzazione su cui tanto stiamo investendo, prevede che la Puglia e i pugliesi siano protagonisti delle sfide che stiamo affrontando. Per esserlo veramente, i cittadini e i territori devono poter ricevere compensazioni ambientali ed energetiche e vedere dunque trasformare la presenza di impianti in vantaggi in termini sociali, ambientali e anche economici con la riduzione del costo della bolletta. Rendere la Puglia un hub energetico permette di poter in ogni caso tutelare e salvaguardare il suo paesaggio e il benessere dei pugliesi. Adesso ci metteremo immediatamente al lavoro per redigere il regolamento attuativo che renda la Legge completamente operativa. Ringrazio tutti i consiglieri dei vari schieramenti che hanno collaborato al travagliato iter approvativo della Legge, in particolare l’ex consigliere Bellomo e il consigliere Amati”.
 

Pubblicato il 18 ottobre 2024